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ALBERTINE CERUTTI

Sono nata a Milano dove vivo e, da quando mi sono laureata in Lettere classiche, ho sempre lavorato nel campo editoriale.

Per fare attività fisica mi sono dedicata a due antiche discipline orientali: prima ho praticato per alcuni anni il T’ai Chi Ch’uan (nella tradizione di Cheng Man Ch’ing), poi nel 2005 ho incontrato l’Ashtanga Yoga e me ne sono innamorata, grazie all’insegnamento di Silvia Sacchini, di cui da allora sono fedele e appassionata allieva.

Nel 2013 per il desiderio di conoscere meglio la filosofia e la pratica dello yoga mi sono iscritta a un corso di formazione per insegnanti.

Nel frattempo ho seguito alcune lezioni di Marco Baggi e della Scuola di Ashtanga Yoga di Milano. Ho partecipato a workshop con Lino Miele nel 2014, con Masterji Viswanath nel 2015 e 2016, con Ramesh Sheety nel 2017, con Ambra Vallo nel 2018, con Mark Kan nel 2019.

Nel 2015 ho conseguito il primo diploma di insegnante yoga (RYT 200 Yoga Alliance) presso il Kriya Yoga Ashram di Giovanni Formisano, al quale va la mia gratitudine per avermi fatto conoscere e approfondire

l’Hatha Yoga e il Raja Yoga.

Nel 2016 ho conseguito un secondo diploma come insegnante di Asthanga Yoga (200 ore Yoga Alliance) presso il CentrOlistico di Max Gandossi.

Sempre con il CentrOlistico di Max Gandossi e Silvia Romani, il cui umorismo tanto più mi ha fatto apprezzare la loro serietà, ho frequentato il corso di 300 ore di Yoga Alliance, conseguendo un terzo diploma come RYT 500.

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Per me lo yoga è una ricerca, inesauribile, di equilibrio, fisico e interiore. È scoperta di potenzialità che non si conoscevano e riconoscimento al contempo dei propri limiti: una sfida a superarli nel rispetto del proprio corpo e della propria mente. Per me gli asana sono una forma di meditazione in movimento, la pratica è fatica e piacere insieme, capacità di addomesticare il fisico e il pensiero entrando in uno stato di sintonia con se stessi e di presenza.

Fare yoga talvolta scoraggia, talvolta esalta, è comunque sempre un’occasione di profonda conoscenza di sé e del prossimo.

Credo che mi considererò sempre un’allieva nello yoga, con lo stesso desiderio di apprendere del primo giorno, ma intanto mi rende felice poter trasmettere ad altri quello che mi è stato donato dai maestri, perché considero lo yoga un’esperienza di gioia e pace da condividere.

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