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CONSIGLI PER LA LETTURA

ASHTANGA YOGA

Yoga Mala – Sri K. Pattabhi Jois

Lo Yoga Mala è stato scritto dal Maestro Sri K. Pattabhi Jois nel 1958.

La prima parte del libro introduce i principi dell' Ashtanga Yoga di Patanjali quali Yama - Niyama e Pranayama. 

La seconda parte descrive invece l'intera sequenza di Asana che costituiscono la prima serie dell'Ashtanga Vinyasa Yoga.

Ashtanga Yoga – Lino Miele

L’Astanga Yoga Book, scritto da Lino Miele, permette a chi lo consulta di approfondire la propria conoscenza della 1ª e della 2ª serie dell’Astanga Vinyasa Yoga mostrando, anche attraverso delle fotografie, l’esatta sequenza delle posture con i relativi benefici ed il conteggio preciso dei vinyasa (respiro sincronizzato al movimento). Disponibile solo in lingua inglese.

Guruji: A Portrait of Sri K. Pattabhi Jois Through the Eyes of His Students (Inglese) 

Sri K. Pattabhi Jois, attraverso il suo insegnamento dello yoga, ha trasformato la vita di innumerevoli persone. La scuola di Mysore da lui fondata e gestita per più di sessant'anni ha formato studenti che hanno contribuito a diffondere la pratica quotidiana dell'Ashtanga Yoga tradizionale a decine di migliaia di persone in tutto il mondo.  Guruji dipinge un ritratto unico di un uomo unico, rivelato attraverso i racconti dei suoi studenti. Tra i trenta uomini e donne intervistati qui ci sono studenti indiani dei primi giorni di insegnamento di Jois; intrepidi americani ed europei che si sono recati a Mysore per imparare lo yoga negli anni '70; e importanti membri della famiglia che hanno studiato e vissuto con Jois e continuano a praticare e insegnare all'estero o dirigono oggi l'Ashtanga Yoga Institute. Molti degli intervistati (così come gli autori) sono insegnanti influenti che trasmettono la loro esperienza di Jois ogni giorno a studenti in molte parti diverse del globo.  Chiunque sia interessato alla tradizione vivente dello yoga troverà Guruji riccamente gratificante.

YOGA

Autobiografia di uno yogi – Paramahansa Yogananda

Ci sono libri che hanno il potere di trasformare l'esistenza. Libri capaci di spalancare le finestre dell'anima. Libri rari. È il caso di Autobiografia di uno Yogi, il capolavoro del grande maestro indiano Paramhansa Yogananda. 

La sua pubblicazione nel 1946 produsse un'autentica rivoluzione spirituale e, a distanza di oltre settant'anni, quest'opera rimane un bestseller senza tempo, annoverato tra i cento libri di spiritualità più importanti del ventesimo secolo. Un classico per tutti i ricercatori della verità e per chiunque cerchi risposta ai misteri più profondi dell'esistenza.

 

Light on Yoga – Teoria e pratica dello yoga - B.K.S. Iyengar

Dopo numerose edizioni, vede nuovamente la luce questo fondamentale testo di riferimento per ogni praticante di yoga, aggiornato e ancora più puntuale nei contenuti, con una nuova prefazione del Maestro, un vero condensato di saggezza. 

Lo stimolo a scrivere una monumentale ed esaustiva opera sullo yoga venne dato a Iyengar nel 1958 da un editore indiano, ma solo nel 1966 Light on Yoga – tale è il titolo originale – vide le stampe in Inghilterra. Oggi è tradotto in ben sedici lingue. 

La descrizione dettagliata di oltre 200 posizioni o asana e le tecniche di respirazione (pranayama), le 600 bellissime fotografie che accompagnano le spiegazioni e che ritraggono il Maestro quando, a trentacinque anni, praticava yoga dieci ore al giorno, ne fanno il testo più esauriente e autorevole sull’argomento ma anche una storica pietra miliare della divulgazione e dell’insegnamento in Occidente di tale nobile disciplina.

 

Lo Yoga nella Vita – Donna Farhi

Una voce di oggi, capace di parlare agli occidentali con autenticità e semplicità della magia dello yoga e del suo potere di trasformazione.

In questo libro, si comprende che le parole di Donna Farhi nascono dall’esperienza vissuta sul campo e non solo da speculazioni mentali. È una delle cose che lo yoga ti insegna: la tua pratica, la tua esperienza è il miglior insegnante che puoi mai trovare, perché è già tutto dentro di noi, e una pratica costante può riportarti a casa nel tuo potenziale infinito e quando lo raggiungi, tu apprendi e sai e impari molto di più di mille libri messi assieme.

Ti riporta al tappetino, all’importanza di continuare a vivere lo yoga così da poter cesellare te stesso in una incredibile scoperta del tuo potenziale e migliorare la qualità della tua vita, perché questo è quello che davvero conta.

Questo libro è scritto per le persone che hanno rinunciato all’idea fantasiosa che la felicità sia determinata dalla fortuna e dalle circostanze e si sono rese conto che una vita piena di significato e di soddisfazioni è il risultato di abilità e autodeterminazione.

 

La saggezza dello Yoga – Stephen Cope

Lo yoga è una tradizione di saggezza vecchia di tremila anni. Per suo tramite si sono dischiuse enormi possibilità per l'esistenza umana e si sono fatte scoperte sulla mente e sul corpo che tuttora sbalordiscono le neuroscienze. Il trattato di riferimento fondamentale per lo yoga e la meditazione, noto come Yogasutra e attribuito a Patanjali, è uno dei più brillanti testi di psicologia mai scritti. La saggezza dello yoga parte da questi antichi precedenti per scoprire come lo yoga risponda ancora oggi, e con forza, ai nostri bisogni. Stephen Cope si è accostato a questa disciplina molti anni fa e col tempo ha potuto apprezzare gli immensi benefici di posizioni ed esercizi di respirazione, accrescendo con una pratica regolare energia, resistenza, concentrazione, capacità di recupero e gioia di vivere. Agli inizi, tuttavia, non aveva colto sino in fondo il senso della ricerca di una vita straordinaria, sotto l'aspetto fisico, mentale e spirituale, implicito in questa tradizione di saggezza. Gli yogi tremila anni fa si chiedevano quale fosse la vita ottimale, e come sarebbe stato possibile esprimere tutte le potenzialità della mente e del corpo. E si chiedevano anche quali fossero le radici profonde della sofferenza, e se si potesse imparare a essere felici anche nei momenti difficili. E in entrambi i casi si sono dati risposte stupefacenti: le potenzialità umane hanno enormi margini di attuabilità e la sofferenza si può estinguere. I principi e le pratiche degli Yogasutra potrebbero sembrare adatti solo agli asceti dell'India antica dediti a un rigoroso addestramento dello spirito, ma in realtà, se correttamente intesi, sono molti utili ai moderni praticanti per conseguire una nuova libertà. Lo studio e la pratica regolare dello yoga permettono infatti di vivere una vita con minore sofferenza, una vita più piena, e possono anche indurre sostanziali cambiamenti nel carattere.

 

Il libro dei chakra – Anodea Judith

Il sistema dei chakra è nato in India più di quattromila anni fa. Si parla dei chakra negli antichi testi dei Veda, nelle più tarde Upanishad, negli Yoga Sutra di Patanjali e più diffusamente nel XVI secolo da parte di uno yogi indiano in un testo divenuto poi celebre. Oggi i chakra sono un concetto diffuso. In Occidente, generalmente indicano delle entità in grado di unire il corpo e la mente, l'elemento fisico e quello psichico. I chakra, tuttavia, che alla lettera vogliono dire ruota o disco, e si riferiscono a una sfera rotante di pura energia spirituale, non sono per niente entità o oggetti fisici. Come vediamo il vento attraverso il movimento delle foglie e dei rami, così possiamo percepire la presenza dei chakra nella forma del nostro corpo fisico, negli schemi che si manifestano nella nostra vita, nei modi in cui pensiamo, sentiamo e affrontiamo le situazioni che l'esistenza presenta, ma mai direttamente. Anodea Judith mostra in questo libro l'insieme delle azioni che i chakra esercitano sul corpo, sul pensiero e sul comportamento umani. L'opera merita a buon diritto il titolo Il libro dei chakra poiché, con l'aiuto delle moderne teorie psicoanalitiche e delle terapie corporee, è la più esaustiva e completa guida occidentale all'uso del sistema dei chakra come percorso di analisi e guarigione. Dalla prima pubblicazione di questo libro, nel 1996, il sistema dei chakra si è progressivamente sviluppato in Occidente. Il numero di centri yoga che insegnano asana e tecniche di meditazione che aprono i chakra è cresciuto esponenzialmente. Le teorie sulla guarigione energetica stanno influenzando sia la medicina sia la psicoterapia, generando il desiderio di nuovi modelli. In questa nuova edizione aggiornata Anodea Judith propone «un viaggio attraverso le molte dimensioni del sé», un viaggio che, attraverso il Ponte dell'Arcobaleno, com'è definito il sistema dei chakra, conduce il lettore «verso una trasformazione della coscienza collegando spirito e materia, cielo e terra, mente e corpo».

 

I cinque tibetani – Peter Kelder

Questo prezioso libro rivela cinque antichi riti tibetani che ci offrono la chiave per ottenere giovinezza, salute e vitalità durature.

È la storia di un uomo che sfida le lande remote e misteriose dell'Himalaya per scoprire il segreto di tutti i tempi: la miracolosa "Fonte della Giovinezza" della leggenda. Seguitelo nel viaggio verso un monastero nascosto nella profondità del Tibet proibito, unitevi a lui nella scoperta...

Per migliaia di anni questi riti sono rimasti celati nella segretezza di isolati monasteri dell'Himalaya, ma oggi l'Autore mette alla portata di tutti il segreto della giovinezza permanente e del ringiovanimento: cinque antichi riti facili da eseguire, ma abbastanza potenti da cambiare per sempre la vostra vita. Una lettura esaltante, mistica e indimenticabile.

FILOSOFIA CLASSICA DELLO YOGA (Per filosofi esperti e appassionati)

La scienza dello yoga. Commento agli yogasutra di Patanjali - I. K. Taimni

Nessun argomento forse è avvolto nel mistero quanto la dottrina e la filosofia yoga. Molti hanno praticato la cultura fisica associata a una scuola di yoga: ma troppo spesso l'hanno fatto rinunciando agli insegnamenti più alti e più profondi dell'antichissima scienza. Questo libro, offre un'esposizione chiara, intelligibile, dei punti di vista filosofici e spirituali che la sostanziano. Potrà essere di utilità particolare agli studiosi occidentali perché la dottrina è presentata sia alla luce del pensiero antico che di quello moderno. L'autore ha fondato il proprio studio sui famosi Yogasutra di Patañjali, scritti molti secoli fa; li presenta in questo libro nella loro versione integrale, con commento e un'attenta interpretazione, e chiarendone in numerosi punti i concetti più difficili mediante analogie moderne. A ciò è riuscito perché tanto è profondamente versato nella filosofia e nella saggezza dell'India antica quanto è altamente qualificato come scienziato moderno.

 

 

Hata Yoga Pradipika, La Lucerna dello Yoga – Svatmarama

Il "classico" per eccellenza dello Yoga, di chiarezza esemplare e di rara completezza. 

I primi due capitoli descrivono le varie posture (âsana) e le tecniche di controllo del soffio vitale (prânâyâma), il terzo è un'esposizione del kundalinî-yoga, cioè dei complessi metodi per provocare il risveglio dell'energia latente e consentirne la risalita attraverso i centri di energia (cakra). Il quarto capitolo illustra i modi per raggiungere il fine supremo della dottrina.

 

 

Bhagavad Gita

Testo sanscrito con saggio introduttivo, note e commento di Sarvepalli Radhakrishnan. Traduzione con note e commentario di Icilio Vecchiotti.

La Bhagavad-Gita, o Canto del beato, costituisce con le Upanishad e il Brahma Sutra il cosiddetto triplice canone dell'ortodossia hindu. E un'opera in versi - di alto valore letterario e filosofico - inserita, in un'epoca imprecisata, nel grande poema epico indiano Mahabharata ("La grande storia dei Bharatidi"). Pur appartenendo al poema, ha una sua propria storia, in quanto è dovuta, con molta probabilità, ad autore o autori diversi, di cui si ignora l'identità. Incerta è anche l'epoca in cui l'opera fu composta, anche se si tende a stabilire la data di composizione del nucleo originario intorno al V secolo a. C. L'importanza di quest'opera è duplice: poetica e speculativa. Da questo punto di vista la Gita rappresenta il punto d'incontro di diverse correnti filosofiche ed è stata perciò interpretata assai variamente dai filosofi indiani che l'hanno studiata e dai critici occidentali. 

 

Brhadaranyaka Upanisad

Traduttore: Ferinando Belloni-Filippi / Curatore: Marcello Meli

«La suprema felicità umana è di esser ricco e di aver successo tra gli uomini, di imperare sugli altri e largamente disporre di tutti gli umani godimenti. Orbene, cento gioie umane equivalgono a una sola gioia dei Mani che hanno raggiunto la loro sede, e cento gioie dei Mani giunti alla loro sede equivalgono a una sola gioia del mondo dei Gandharva. Cento gioie dei Gandharva equivalgono a una sola gioia degli dèi per merito, in quanto ottengono la divinità in virtù delle buone opere, e cento gioie degli dèi per merito equivalgono a una sola gioia degli dèi per nascita, (la quale è premio) del brahmano sincero e privo di desideri. Cento gioie degli dèi per nascita equivalgono a una sola gioia del mondo di Prappati, (la quale è premio) del brahmano sincero e privo di desideri, e cento gioie del mondo di Prappati equivalgono a una sola gioia del mondo del brahman, (la quale è parimenti premio) del brahmano sincero e privo di desideri. E questa è la suprema beatitudine, o gran re; questo è il mondo del brahman».

INTORNO ALLO YOGA E ALLA PSICOLOGIA

A tu per tu con la paura – Krishnanda

Questo libro descrive un viaggio: dalla co-dipendenza verso l'amore e la meditazione. È un viaggio per uscire dal dominio della paura, basato sulla personale esperienza interiore degli autori e su quella acquisita durante i loro seminari.

La paura è onnipresente e, per quanto cerchiamo di ignorarla, superarla, rimuoverla o negarla, essa esercita un effetto potente e rimane una forza nascosta che può causare ansia cronica, sabotare la nostra creatività, renderci rigidi, sospettosi, ossessionati dalle sicurezze, e può annullare i nostri sforzi di trovare l'amore.

Se invece facciamo amicizia con la paura, portandola allo scoperto ed esplorandola, essa può diventare una forza di trasformazione, aprendo in noi un abisso di vulnerabilità e autoaccettazione.

Partendo dalla teoria della co-dipendenza e del bambino interiore, Krishnananda e Amana suggeriscono dunque un metodo per uscire dalla paura, guarendo da sensi di vergogna e colpa, con esercizi di consapevolezza combinati al lavoro sull'energia e a meditazioni guidate.

 

I quattro accordi – Don Miguel Ruiz

Gli esseri umani vivono in un perenne stato di sogno. Sognano quando il cervello dorme, ma anche quando è sveglio. Hanno saputo creare un grande sogno esteriore, il "sogno della società", costituito da innumerevoli sogni personali, familiari e di comunità. Questo sogno esteriore possiede una grande quantità di regole che ci sono state inculcate fin dalla nascita. Abbiamo così imparato come comportarci in una data società, cosa credere, cosa è bene e cosa è male, bello o brutto, giusto o sbagliato.

Non abbiamo scelto queste credenze e queste regole; ci siamo nati e le abbiamo apprese secondo un processo di "addomesticamento" in cui le informazioni sono passate dal sogno esteriore a quello interiore, andando a formare il nostro personale sistema di credenze. A questo punto non c'è più bisogno di "istruttori" esterni, giacché diventiamo noi stessi i nostri giudici. Tutto ciò che crediamo su noi stessi e sul mondo rientra in quel sogno interiore, che tuttavia ci è giunto dall'esterno e che ci impedisce di vederci per come siamo veramente.

In questo illuminante volume, Don Miguel Ruiz ci rivela la fonte delle credenze autolimitanti che ci privano della gioia e che creano inutili sofferenze. Basato sull'antica saggezza tolteca, "I Quattro Accordi" offre una valido codice di condotta che può rapidamente trasformare la nostra vita in una nuova esperienza di libertà, di vera felicità e di amore. I testi di Don Miguel Ruiz hanno venduto 9 milioni di copie e sono stati tradotti in 34 paesi. "Se avete letto 'I Quattro Accordi', sapete che ogni volta che qualcuno parla di voi parla di se stesso, e io penso che sia la pura verità".

©2018 Edizioni Il Punto d'Incontro (P)2018 Edizioni Il Punto d'Incontro

 

Vivere momento per momento – Jon Kabat Zinn

Lo stress sembra ormai la nostra condizione abituale di vita. Fa parte di noi. Ci toglie le energie, mina la nostra salute, e ci rende più vulnerabili agli attacchi di panico, alla depressione, alle malattie. "Vivere momento per momento" è un libro sulla meditazione terapeutica per combattere lo stress e per raggiungere un più alto livello di benessere e di salute. Le tecniche su cui si basa affondano le radici nella tradizione buddista, ma sono applicabili in qualsiasi contesto e orizzonte spirituale; non consistono in una serie di aride prescrizioni, ma ci insegnano a servirci dei punti di forza che già possediamo per contrastare tutti quei disturbi provocati o connessi con una condizione di stress. Il percorso della meditazione seguito e insegnato da Kabat-Zinn approda a una profonda autoconsapevolezza che apre la mente a un modo nuovo e più sereno di pensare alla salute e alla malattia, al lavoro e alla vita di relazione. E la descrizione di numerosi casi raccolti in dieci anni di lavoro come medico esemplifica le tecniche di meditazione e di rilassamento proposte agevolandone la comprensione ai lettori. "Vivere momento per momento" è il libro per chiunque cerchi di vivere una vita più sana ed equilibrata nel mondo di oggi.

 

Nutri i tuoi demoni – Tsultrim Allione

Depressione, ansia, malattia, disordini alimentari, relazioni difficili, paura, rabbia, dipendenza. Quali che siano i tuoi demoni, più li combatti e più questi diventano forti. Per liberartene, non devi opporti a loro, devi nutrirli.

È il messaggio della famosa monaca buddhista americana Tsuitrim Allione, che ci spiega come rovesciare completamente il nostro punto di vista e la nostra strategia per raggiungere la serenità interiore e superare i nostri punti deboli.

Facendosi portavoce dell'antica tradizione di saggezza femminile dei monasteri tibetani, la Allione diffonde con questo libro un rivoluzionario metodo in cinque step per trasformare le emozioni negative, interrompere le battaglie che ci fanno stare male e conquistare la pace interiore.

La naturalezza dell’essere – Jean Klein

Che cos'è l'essere?

Secondo Jean Klein, l'essere è uno stato di consapevolezza costante, che "contiene" le esperienze della mente e le percezioni del corpo, ma non è riconducibile ad esse. L'essere è al di qua della divisione fra soggetto e oggetto, come pure dell'idea dell'io.

Non è uno stato mistico da cui si può entrare e uscire, non è un obiettivo da perseguire con uno sforzo.

Il miglior modo di definirlo, ammesso che sia possibile, è "un silenzio in cui non sussistono l'osservare e la cosa osservata", un silenzio che toglie valore alle tensioni, ai conflitti, alle paure, senza nutrire e giustificare l'ego, come fa la psicanalisi.

L'"ascolto silenzioso" non consiste nel bloccare un flusso di pensieri, lottando con la mente, ma nel dare libero corso a essi, lasciando che si estinguano da sé, che ritornino alla loro fonte.

Le profonde osservazioni di Klein si ispirano alle dottrine del non-dualismo indiano (Vedanta Advaita), con cui l'A. è venuto a contatto durante un lungo soggiorno in India.

 

Io sono quello – Nisargadatta Maharaj

Nisargadatta Maharaj non era un uomo istruito. Non faceva riferimento a nessuna autorità, citava raramente i testi, non faceva sfoggio di erudizione; l'abbagliante ricchezza dell'eredità spirituale e di pensiero dell'India era come implicita in lui. La sua vita, come il suo insegnamento, era all'insegna della semplicità e dell'umiltà. Non proponeva un sistema, una teologia, una psicologia, o una filosofia. Eppure, vedeva con disarmante lucidità negli altri e in se stesso. Vedeva quindi nell'essenza della realtà. 

Questo libro, nella classica forma del dialogo tra discepolo e maestro, contiene il suo insegnamento.

 

Il libro tibetano del vivere e del morire – Sogyal Rinpoche

"Questo libro è un magnifico esempio di un'antichissima tradizione spirituale, resa attuale e accessibile in tutta la sua straordinaria ricchezza. Una guida alla vita attraverso la comprensione della morte". Chògyal Namkhai Norbu

Al suo primo incontro con la cultura occidentale, Sogyal Rinpoche rimase costernato nello scoprire che, a dispetto di tutti i suoi successi nel campo tecnologico, la società moderna occidentale non comprende minimamente quel che accade a momento della morte:

"Quasi tutti muoiono impreparati a morire, così come hanno vissuto impreparati a vivere".

In Tibet, al contrario, nel corso dei secoli si è sviluppata una vera e propria 'tecnologia sacra' della morte, un'ars moriendi che raccoglie il corpo di conoscenze più accurato, complesso e completo sulla morte e lo stato successivo, o bardo.

Il termine 'bardo', letteralmente 'sospeso tra', e quindi 'intervallo, transizione', è un concetto chiave per comprendere la concezione tibetana della vita e della morte.

Nel buddhismo tibetano, la vita e la morte appaiono come un tutto costituito da una serie di realtà in mutamento costante, che presentano dei bardo, ovvero giunture di transizione in cui si manifesta la dharmata, la vera natura della mente, illimitata ed eterna. I quattro bardo (della vita, della morte, de dopo morte e della rinascita) offrono quindi una grandissima possibilità di liberazione, ma solo il bardo di questa vita consente di prendere familiarità, tramite la meditazione, con la natura essenziale della mente, così da poter riconoscere la sua potente e terrificante manifestazione spontanea al momento della morte.

Chi si è preparato per tempo attraverso la pratica e la contemplazione dell'impermanenza non vedrà la morte come una disfatta, ma come una vittoria, il momento più fulgido a coronamento dell'esistenza.

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