
YIN YOGA
Non può esistere una mente ansiosa in un corpo rilassato. (Edmund Jacobson)
Lo Yin Yoga è uno stile di yoga passivo, che fa mantenere le posizioni, sedute o sdraiate, per 3-5 minuti. Questa modalità di praticare permette di allungare i tessuti connettivi del corpo, come i tendini, i legamenti e la fascia (il più grande organo del corpo, che trasmette informazioni, dà forma al nostro corpo e archivia emozioni e traumi psicologici).
Questa, è una pratica passiva e intensa allo stesso tempo, che: rilassa i muscoli mentre stimola il tessuto connettivo, incrementando la flessibilità e lo spazio tra le articolazioni, migliorandone il movimento e rendendole più stabili e forti. Inoltre lo yin yoga rilassa il corpo, calma le emozioni, stimola l’energia vitale dei meridiani (simili ai nadi) e degli organi, crea pace interiore e uno stato meditativo della mente.
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ORIGINI DELLO YIN YOGA
Lo Yin Yoga fu introdotto in occidente negli anni ’70 da Paulie Zink, un campione di arti marziali e insegnante di Taoismo, che lo propose abbinato a una pratica yang, ovvero dinamica.
Fu solo in seguito, prima con Paul Grilley e poi con Sarah Powers e la loro conoscenza di anatomia, di medicina cinese e dei sistemi dei meridiani, che si sviluppò lo stile puramente yin che conosciamo oggi.
Nello yin yoga è fondamentale rilassarsi nella posizione. Inizialmente rilassarsi richiede pazienza perchè, non essendo abituati, la mente sembra una pallina da flipper e il corpo si ribella. Ma una volta che si riesce a sprofondare letteralmente nell’asana (la postura) e a dare spazio alla respirazione per sciogliere quanto più possibile le tensioni, allora arriva anche lo stato meditativo, in cui la mente si placa e smette di tormentarci con le sue ipotesi catastrofiche e le sue dittatoriali richieste.
